31 maggio 2011

La festa di San Pardo

Proverò a raccontare una delle tante belle tradizioni di uno dei bei paesi del Molise: la festa di San Pardo a Larino. E' una delle manifestazioni che più identifica la nostra cultura regionale: nasce dall'incontro tra la vita contadina e la devozione per il Santo patrono.
Mentre scattavo fotografie a destra e sinistra fino a riempire 8Gb di Memoria, ne ho approfittato per sapere di più della festa e spero di non appuntare cose inesatte!
La tradizione più o meno funziona così: San Pardo lo descriverei come un Santo a cui piace la buona compagnia e così per la sua festa vuole che gli altri Santi stiano insieme a lui nel giorno del suo "onomastico"!!! In tre giorni di fine maggio le famiglie ed i gruppi di amici escono con il proprio carro trainato da due buoi. Le bestie non hanno tutte la faccia molisana, molte vengono affittate e arrivano anche da molto lontano: Calabria, Abruzzo o dalle montagne del nord Italia! Queste vengono soggiogate per portare dei carri da lavoro di legno più o meno grandi che hanno delle cappottine ricoperte da fiori di carta preparati nei mesi precedenti la festa.


Il primo giorno i carri sfilano per il paese, vanno a prendere San Primiano che "abita" nella chiesa del cimitero e la sera, in fiaccolata, tornano tutti insieme nella cattedrale del paese.
Il secondo giorno in processione escono tutti i carri insieme ai santi portati a spalla e a delle persone che portano gli stendardi delle varie chiese della diocesi di Larino (perché San Pardo è patrono dell'intera diocesi).
L'ultimo giorno, siccome San Pardo non vuole sfigurare con i Santi invitati, i carri escono per la terza ed ultima volta per riaccompagnare ogni Santo a casa sua!
Dopo questa introduzione adesso racconterò un po' le mie impressioni e quello che io e la macchinetta abbiamo visto!
Di Larino avrei già dovuto raccontare qualcosa perché l'ho visitato più o meno un anno fa, però mi sono scordato e allora lo dico adesso: secondo me è uno dei paesi più belli del Molise! E' diverso da tutti gli altri e a me, per alcuni versi, ricorda il centro storico di Lecce: molto luminoso, ben curato, stile costruttivo molto originale! Considerazioni personali a parte, io e Maria ci siamo trovati subito nel vivo della festa perché sono così tanti i carri (circa 130) che passano per strada, invadono le piazzette e sostano vicini ai marciapiedi.

Si impiega un po' di tempo per abituarsi a vedere quelle mucche così grosse e a sentirle muggire, però poi si prende confidenza e non si ha neppure più paura di avvicinarsi! Rincuora, forse, anche vedere che i bambini si trovano perfettamente a loro agio dentro i carri...


La cosa che mi ha colpito "fotograficamente" parlando è che ho trovato mille e mille spunti per portarmi a casa qualche scatto interessante: possibilità di ritratto numerosissime, colori, animali, vicoli, campane e semplicità!


E nel calderone delle possibilità mi ci sono tuffato senza pensarci su un solo istante! Può darsi che abbia esagerato nello scegliere i soggetti perchè, parliamoci chiaro, fotografare i "rifiuti speciali" delle mucche non è proprio elegante, ma è comunque reportage!!! (mi scappa la risata)


Lo ammetto, non ho avuto discrezione nei confronti delle mucche...e loro non hanno esitato a farmi qualche linguaccia. Me la sono meritata tutta!


Ma tranquilli, ho fotografato anche cose più nobili!


Come già detto, i bambini danno veramente una marcia in più a tutta la festa e credo che San Pardo sarà sicuramente fiero di loro, di come guidano i suoi buoi e dei sorrisi che riescono a regalare ai tanti visitatori!


Pensate che ci sono bambini così piccoli che, siccome non arrivano neppure al ginocchio di un bue, portano dei carri piccoli trainati da pecorelle! Fenomenali!!!



E nel frattempo dalle finestre le nonne si affacciano e festeggiano il loro nipotini, i carri dei figli e i carri dei mariti che ancora tengono a cuore che la manifestazione viva nel tempo.


Addirittura ci sono dei nonnetti che si illudono di avere ancora le forze di gioventù e, con tanto di impegno, combinano anche qualche marachella al proprio carro...ma questo fa parte del gioco e ci si diverte!


Altra protagonista della festa è di sicuro la banda del paese che dal pomeriggio alla sera tardi soffia nelle trombe e colpisce i tamburi...e poi con quel caldo che fa non so come riesce ad indossare l'uniforme a manica lunga!


Il corteo di carri numerati (dal n.130 ed oltre fino al primo) così cammina lungo tutte le strade. L'ordine è importante perché il numero 1 è il carro di coda ed è quello che porta il Santo. Invece a capo della processione c'è il carro più giovane che è quello dei bambini. Se il carro numero 1 per un anno non partecipa alla sfilata perde il diritto di portare il Santo e, qualora volesse ripartecipare, ripartirebbe dalle prime posizioni della processione quindi con un numero alto (es.130)! Il carro che attualmente porta il Santo è il numero 1 da circa 150 anni!!!
Ebbene, mentre il numero 1 va a prendere San Primiano, gli altri carri si allineano intorno al vecchio pastificio di Larino dove si fa una sosta per far riposare gli animali e si mangia qualcosa!


Si aspetta che arrivi la sera e, quando il buio ha preso il sopravvento sul tramonto, i carri accendono le loro luci, le persone danno il fuoco alle fiaccole ed il corteo riparte.


Tutti quelli che seguono la processione, vicini al proprio carro, intonano dei canti tradizionali in onore di San Pardo! Molto suggestiva la sfilata.
La sera, si sa, comincia a fare più fresco ed io ho iniziato ad avere le mani fredde...con grande sorpresa ho "scoperto" che le mucche emanano un calore incredibile e che poggiando le mani sopra al loro mantello si può percepire una bella temperatura calda! Troppa lontananza dalle cose naturali fa male a noi che in mezzo agli animali non ci viviamo più...


Avendo fatto amicizia con i buoi e con il consenso del gentilissimo Manolo (a cui rivolgo ancora una volta ringraziamento per la disponibilità) ho fatto un altro passo avanti: sono riuscito a salire sul carro e a "guidare" i buoi!!! In realtà non ho fatto proprio niente visto che il lavoraccio lo fanno quelli che, a piedi, se la vedono faccia a faccia con i buoi!!!


Bene, a questo punto potrei raccontare ancora tante cose, come del cagnolino zoppo che seguiva un carro e ballava e saltellava al suono della banda, o come le mille lucciole trovate sulla ferrovia, ecc...ma taglio corto e concludo con la foto del Santo arrivato in paese!

4 commenti:

  1. Grazie da un Larinese per la descrizione della nostra splendida festa.Abbiamo bisogno di persone piene di entusiasmo come te'.Torna a trovarci,Ti faremo conoscere l'afiteatro,la cattedrale,il palazzo ducale,i mosaici ecc. Per contattarci: PTR.LSRR@GMAIL.COM

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  2. Ben trovato e ben approdato su questo blog! Per me girare il Molise è un grandissimo piacere e quindi, anche appuntare un po' di notizie e di esperienze, diverta parte integrante delle mie passeggiate!
    A Larino vorrei tornarci con più calma perché l'ho potuta visitare solo in occasione dei festeggiamenti dedicati a San Pardo, però mi sono perso tutte quelle belle cose che mi hai detto: anfiteatro, palazzo ducale, i mosaici e così via. Spero di fare un salto nel mese di maggio e, sicuramente, ti manderò un'e-mail prima di partire così che potrai farmi da guida!
    A presto e torna a trovarmi sul blog quando ne hai voglia!

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  3. Hey ciao! son venuta a vedere il tuo blog visto che mi avevi dato anche il bigliettino con il nome del sito il 25 a sera di quest'anno :) mi piace tantissimo l'articolo che hai scritto, ma purtroppo debbo correggerti un errore MADORNALE davvero :D il carro che attualmente porta il mezzo busto del Santo Patrono non ha 50 anni, bensì 150 !!! :) comunque tutto sommato mi fa piacere che tu abbia tale stima per il nostro paese, sai, la festa di San Pardo è la più importante, si può dire, dell'intero anno diocesano, e vedere che attrae anche tantissima gente da fuori ci fa molto molto piacere! :)

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  4. Ciao Elvira! Grazie per essere passata di qui e grazie per avermi segnalato l'imprecisione: non so se ho dimenticato di mettere l'uno davanti al 50, oppure se ho capito male quello che mi hanno raccontato...adesso è passato un anno da quando ho appuntato questa pagina di diario! In ogni modo correggo subito e, se ci sono altre cose imprecise fammelo sapere!
    Se ti va e quando ti va torna a trovarmi su questo diario! Ciao ciao!

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