4 aprile 2012

In giro sull'UNO NERO

Con tutto il rispetto per il "Peperone di Weston" e per gli amanti dello still-life, per me la fotografia significa sopratutto uscire di casa e conoscere qualcosa che non riesce a farsi contenere in una stanza.
In camera mia non potrò mai incontrare gente che passeggia, bambini che corrono, carabinieri che fanno un posto di blocco oppure cartelloni pubblicitari tutti colorati.


Le mie escursioni fotografiche me le faccio a piedi oppure in macchina per raccogliere nel mio "cestino fotografico" i frutti di giornata sbocciati dalla vita reale. Ma un'alternativa c'è: comprare in edicola un biglietto della corriera urbana e farmi portare in giro senza lo stress del traffico e con il vantaggio di essere invisibile dietro il finestrino!


Le persone che girano in città non ci guardano mai o quasi mai dentro il pullman e quindi non bisogna fare i conti con la soggezione di realizzare un ritratto! I bambini, però, hanno una sorta di sesto senso: ti individuano subito!!! Magari ti salutano e ti cacciano la lingua! I più grandi, invece, non la prendono sempre bene: più che altro non s'aspettano che qualcuno gli stia puntando contro un obiettivo. In pochi secondi arriva puntuale la risatina ed il dito puntato verso di te per farmi capire che sei stato beccato!