31 agosto 2010

Oasi di Guardiaregia

A volte mi sento in imbarazzo a pensare che, mentre qualcuno lavora, io sono in giro a fare foto...mi capita molto più spesso, però, di stare a casa a studiare e pensare che chissà quanta gente sta fuori dalla mia finestra a girare senza aver niente da fare! E allora la conclusione è che un po' di svago, a chi più e a chi meno, tocca a tutti!!!
E così un giorno con Gargois ce ne siamo andati verso Guardiaregia per andare a fare due foto all'oasi wwf dove, per come ci avevano raccontato, avremmo trovato delle cascate d'acqua molto particolari. E così, passando davanti a case di campagna e qualche pascolo ne ho approfittato per fare qualche foto...in fondo vale il principio degli alcolici: chi guida non beve e può bere solo il passeggero...idem, chi guida non fa foto e le fa solo il passeggero che, quel giorno, ero io!!!
Mezz'ora di macchina da Campobasso ed ecco quello che si trova: belle montagne coperte di verde e gole profonde...tanto che "credo" che se si tirasse un sasso giù, l'arrivo si sentirebbe chissà quanto tempo dopo!
Per farla breve, di acqua ne abbiamo trovata ben poca. Di cascate nessuna, però...dicono che bisogna andare il primavera perché, ovviamente, ad agosto che acqua vuoi trovare?!
Ma senza abbatterci abbiamo continuato a fotografare...


Un'alba di Ferrazzano

Esperienza che va raccontata perché veramente emozionante: l'alba a Ferrazzano! Ore 5.30, con 11.2°C, appuntamento con Gargois per l'uscita fotografica! Dieci minuti di macchina nella città vissuta solo da nettezza urbana e atleti impazziti ed eccoci al belvedere del paese ancora al buio!
Vista dallo "Spione del Molise", la città era davvero affascinante, quasi non sembrando quella che è nella realtà! E così tra uno scatto e l'altro, per difenderci dalla temperatura più fredda della stagione estiva, ce ne siamo stati tra la macchina, una fermata di bus e dietro ai muri al riparo dal vento...
Più lentamente di quanto si possa immaginare il sole ha provato a sfondare le nuvole nel silenzio del primo mattino regalandoci riflessi e colori appartenenti ancora alla notte...
Ma quando poi il sole è uscito è stato come vederlo trionfare e, davanti ad un panorama così scontato da fotografare, l'emozione è nata come nuova...come se non avessi mai visto una cosa così bella! Ho pensato che certe cose non vale la pena fotografarle perché riescono ad imprimersi solo dentro.
I raggi sui muri, dentro la fermata del bus, sopra i vetri delle macchine e sulle nostre guance fredde!
I raggi dentro alle finestre e sopra le campane a dare la sveglia ad un paesino che ancora vive degli orari di una volta...di un paese in cui tra i vicoli si sente forte e chiaro il gallo che canta!
E prim'ancora di tutti si sveglia la curiosità, di abitanti anziani e animali domestici!!!
Ad un certo momento ci è sembrato di aver vissuto già tutta la giornata: notte fonda e giorno vivo nel giro di un'ora, ma la voglia di conoscere un po' meglio le stradine di piante e pietra ci ha spinto a fare due passi!
E girando e fotografando siamo arrivati al forno del paese dove non potevamo che prenderci una bella pizza genuina!
Tornati alla macchina, ecco la sorpresa sul parabrezza:
...avendo parcheggiato al posto dell'autobus!!!

29 agosto 2010

Mo voglj popria v'de che faj...a Lupara

Il Molise è bello ma nessuno lo sa. E' bello perché ci sono posti in cui sembra che il tempo si sia fermato molto indietro e si percepisce una semplicità ed una ingenuità che non si trova da nessun'altra parte! In mezzo a campi coltivati o abbandonati, ogni tanto sbuca qualche vecchia masseria, qualche chiesetta o qualche cosa che ti sorprende...ed io che fino a qualche mese fa passavo i pomeriggi a casa non ne sapevo niente!
Osservare il paesaggio molisano è piacevole perché si attraversano talmente tanti tipi di scenari che sembra di aver girato chissà su quale vasta area! Lo dico ai miei corregionali: apprezziamolo di più il nostro Molise!!!
La foto che ho messo su l'ho scattata passando sulla bifernina: ogni volta che guardo questa collina mi viene spontaneo pensare alla schiena ossuta di un asino, ed in fondo il Molise lo associo a questo animale, non nel senso dispregiativo che gli si lega, ma al fatto che il nostro è un popolo che viene da un passato di lavoro pesante, di difficoltà di prepotenze subite e di una grande bontà di fondo...Va be'...tutte chiacchiere che mi passano per la testa!!!
Comunque se vuoi conoscere il Molise devi metterti in testa che prima o poi devi salire! Prendi il bivio e cominci a farti curve, curve e curve...spesso ti capita che non ti sembra di arrivare mai mentre giri intorno al paese. Il vantaggio è che ti puoi godere il panorama...ed io mi fermo quasi dopo ogni curva per affacciarmi su quello che si vede!
Quel giorno a Lupara non arrivavo più, ma non me ne sono pentito! Non è che mo posso caricare tutte le foto, sennò mi finisce lo spazio del blog...
Questa è una delle tante che dal vivo prendeva davvero molto! Be', alla fine nel paese ci dovevo arrivare, anche se con i minuti contati...appena arrivato, chi ti trovo?!
Assuntina! 94 anni che passa i suoi giorni seduta sul muretto! Quel giorno pareva che mi stesse aspettando! Sono sceso dalla macchina, ho preparato la borsa fotografica e mi sono girato verso di lei che mi ha subito detto:"Mo voglj popria v'de che faj..."
E così ci siamo fatti una chiacchierata in cui mi ha raccontato forse buona parte della sua età!!! Alla fine s'è messa in posa e mi ha chiesto di farle avere la foto! Prima o poi dovrò fare un po' di stampe e rifarmi i giri dei paesi per consegnare i ritratti promessi!!!
Dopo un rapido giretto nel centro abitato mi affaccio sotto un albero e vedo lontano una fattoria con un covone bellissimo!!! Prima di allora una cosa del genere l'avevo vista solo a qualche cartone animato!

Altilia senza tempo...Altilia passatempo

A due passi da casa c'è Altilia, un piccolo centro costruito dagli antichi romani che si conserva ancora abbastanza bene! Quando arriva il classico pomeriggio noioso, un'alternativa può essere un giro ad Altilia dove ci trovi di sicuro pastori e pecore, ci trovi qualche turista oppure qualcun'altro che, come me, starà ammazzando la noia!
Prima di entrare nel centro, una coppia di giovani romani si stava ricoprendo di insulti con tanto di bestemmie e parolacce...addirittura la ragazza minacciava di sfasciare la macchina!!! Se facevo qualche foto sicuramente mi saltavano addosso e così ho guardato per un po' la scenetta ma poi, siccome non c'erano colpi di scena, ho passato l'arco di ingresso!
Dentro le mura un sacco di gente e chissà di chi era questo desiderio intrappolato nelle siepi! Prima di liberarlo una foto mi sembrava doverosa...
Laddove mi aspettavo pecore e pastori, quel giorno non ho trovato niente di tutto questo ma solamente un cane che ha abbaiato tutto il tempo che sono stato dentro alle viuzze, e questi due gattini che sono rimasti in posa almeno per una ventina di minuti!

Scatti in due a Roccamandolfi

Le passioni credo che in qualche modo possano legarsi a qualcosa che da bambini si vedeva fare. Mio padre fin da quando ero piccolo faceva un sacco di foto...ora ha smesso, s'è stancato di portarsi borsa e tutto il resto dietro e poi non ha nemmeno lo spirito desideroso di abbracciare il digitale: per lui esiste solo la macchina fotografica analogica con rullino e obiettivo standard!
E pensare che anche mia madre aveva la passione per la fotografia, oltre che per la pittura. Credo che un po' di pittura nella foto si possa ritrovare e viceversa!

Ma perché tutto questo preambolo?

Perché un pomeriggio di sole ho deciso di uscire a fotografare e mia madre ha deciso di venire con me ma, a differenza di mio padre, s'è portata pure lei una digitale! In questi tempi di fotografi che tempestano le proprie foto con nome e cognome non oserei pubblicare le foto scattate da mia madre!!! Scriverò qualcosa sulle mie!
Destinazione Roccamandolfi, un bel paese che comunque ho visto solo passando velocemente perché ho preferito buttarmi in mezzo alla natura! Tra l'altro, non lo so se si sa in giro, a me non piace fotografare i paesi da lontano, facendo le "cartoline"...al massimo mi spingo nel centro abitato alla ricerca di scorci e, sopratutto, nonnetti con cui parlare (prima di tutto) e fotografare!
Ed ecco la natura che abbiamo trovato...
...ed in cui ci siamo addentrati!
Il problema è che mia madre, in mezzo alla natura, è spericolata! Si va cacciando tra erba alta, spine e sentieri pericolosi...credo che sarebbe adatta al club alpini italiani!!!
La cosa divertente è che si dimostra sempre curiosa, sia nel conoscere nuovi posti che nell'imparare il digitale...che poi la tecnologia non faccia per lei...E' UN ALTRO DISCORSO!!!
Note sul posto:
Da tornarci con calma!!! Sopratutto per il castello ed il centro storico...ancora non conosco nessun indigeno!!!

Arrampicati tra cascate e montagne di Pescopennataro

Andavamo a cercare la montagna, il bosco, la gola ed invece...ABBIAMO TROVATO TANTA ACQUA!!! Tra Agnone, Borrello e Pescopennataro abbiamo trovato torrenti e cascate e c'è mancato poco che non ci prendessimo pure qualche acquazzone!
Con 214 gradini di legno e terra io e Gargois siamo arrivati a fotografare la cascata del Rio Verde che, sicuramente, in primavera sarà più carica di acqua, colori e suoni! Ma pure così non è male!
Il problema non è tanto arrivarci a piedi, quanto invece è tosto a risalire quei gradoni per tornare al punto di partenza! Per fortuna di tanto in tanto si può tornare qualche fontana di pietra per rinfrescarsi (vero Danì?!) dove capita che se non sei in due non puoi bere: uno tiene schiacciato il pulsante del rubinetto e l'altro beve...oppure, anzichè bere, può schizzare l'altro fintanto che tiene premuto il rubinetto! E così Gargois l'ho fatto nuovo nuovo!!!
Ma cosa c'è di più divertente che passare più di un'ora a tirare i sassi nel fiume e fotografare gli schizzi?!
Tempo perso ma uno spasso prima di rimettersi in cammino verso il bel vedere verso una vallata veramente fantastica dove però, se non stai attento, le nuvole ti accerchiano e magari ti piovono addosso un sacco di acqua! Per fortuna il il cielo ci ha graziato mentre scappavamo con l'attrezzatura in spalla!
Camminando ecco un altro bel fiume da fotografare e da scavalcare...saltare dall'altra parte non è stato troppo difficile. Vedendo, però, una famigliola di "escursionisti" ritornare sul sentiero risaltando il fiume, mi ha fatto pensare che non fosse così facile riprendere la strada...una mamma che, pensava di essere Mawgli, s'è ritrovata col fondoschiena nel fiume dopo un saltello poco agile!!!
E così mi ha salvato l'alta ingegneria (!!!): costruzione di un "ponticello" provvisorio con tronchi di fortuna! USCITO ASCIUTTO!!!
Dal fiume alla montagna di Pescopennataro! Paese bellissimo osservato da 1255 m.s.l.m. dalla roccia su cui abitano le rondini! Non si può immaginare l'emozione di vedere uno spazio infinito, cosparso montagne e colorato di tramonto, da un posto in cui le rondini ti passano a velocità incredibili a meno di un metro dallo sguardo! Se poi si chiudono gli occhi e si prova ad ascoltare ecco che la velocità delle rondini diventa un fischio!!!
Tanta attesa e tanta pazienza, come la fotografia porta a fare senza ammazzarti di noia, e così UN ALTRO TRAMONTO CONQUISTATO!!!
Note sul posto:
Cascate del Rio Verde da visitare in autunno e primavera! Pescopennataro da fotografare, assolutamente, con la neve!!!

28 agosto 2010

"Scampagnare" a Castel San Vincenzo

Vorrei cominciare con un "...fotografare, inoltre, ..."
...fotografare, inoltre, ti da la possibilità di imparare cose che non sai, di interessarti di cose che non conosci e di farti scoprire cose che altrimenti non vedresti! Il problema è che a volte, si può esagerare nel cercare così affannosamente il dettaglio che si finisce per non riuscirsi a godere il complesso!!!
Che cosa ho iniziato ad imparare? Andando in giro con gli amici boy-scout si impara innanzitutto a non perdersi!
...per me, che ho un senso dell'orientamento un po' starato, sapere che le bandierine rosse e bianche vogliono dire che, tutto sommato, non sono finito in un luogo senza ritorno è FONDAMENTALE!
A 24 anni, poi, ho finalmente imparato a conoscere le strade della mia regione: "Dove si esce per andare la?"..."Che via prendo per...?"
...ora ho le mie cartine a tema e più o meno, pure grazie a google heart, la strada prima o poi la azzecco!

Va be', introduzioni noiose a parte, in pochi punti scrivo due parole sull'escursione di Cerro, Castelnuovo e Castel San Vincenzo! In macchina con Brix (new entry nel gruppo foto e pratico delle zone) e Gargois (compagno fisso di mille giornate di caccia)! Appena arrivati a Cerro ecco che il protagonismo delle signore di borgo non si fa aspettare: "Giovani, continuo ad annaffiare?"...e così la signora (che in questa miniatura si vede poco) è voluta venire in foto mentre annacquava fiori e ceppaglie!
Iniziare la giornata fotografica con qualcuno così disposto a mettersi in posa è di buon auspicio. Sui miei fidatissimi "fotomodelli" (i nonnetti) ne racconterò un sacco: mi fanno divertire tantissimo! Di foto ne abbiamo fatte un sacco: io 400 e qualche decina sotto il sol-leone e con un'arsura incredibile...e quindi?! Sosta alle fontane!
Gargois con il giochetto della fontana a cui s'attura la cannella e lo zampillo esce da un altro buchetto, mi stava facendo fuori la macchinetta! Nella foto ci sta pure Brix con la sua borraccia "ice-metal" provvidenziale!
E dopo giretti vari, con qualche foto del tipo "questa la fanno tutti e mo la faccio pure io!!!" (vedi quella sopra); un pranzo a base di pizza di forno, fiori di zucchine impanati e fritti, panini con la frittata, capocollo di casa e birretta; ecco la pennica pomeridiana più spettacolare della vita mia: sotto agli alberi con un venticello tipo quelli che si sentivano ad Heidi e delle nuvole sopra di noi a 300 km/h...peccato a quei maledetti cardi che ogni tanto ci ficcavano lo spino nella schiena!!!
Note sul posto:
Castel San Vincenzo e lago - da tornarci necessariamente in autunno, inverno e primavera e magari affacciarsi pure all'eremo che sta ficcato in un posto della montagna troppo suggestivo!

27 agosto 2010

Una bevuta sui Monti...

Apro questo foto diario raccontando le curiosità della passeggiata fotografica di ieri e rimanderò un po' di aneddoti delle uscite dei mesi scorsi a qualche post riassuntivo che scriverò non so quando...
Farsi un po' di strada a piedi lungo la via Matris può ripagare lo sforzo a volte: sia perché magari ti trovi davanti una delle poche rare farfalle che ormai se si fanno vedere in giro e puoi cercare di fare qualche foto. Sia perché con il caldo del centro puoi arrivare sopra i monti a bere l'acqua più fresca della città. Sia perché mentre aspetti il tramonto ti fai una chiacchierata con il classico buon uomo che, incuriosito dalla macchinetta fotografica, ti scambia per un turista e non aspetta un attimo prima di iniziare a chiacchierare!
Ebbene, tra me ed il tramonto, ha iniziato a raccontare di cose interessanti su ritrovamenti storici di cui è a conoscenza....uno su tutti quello di una botola chiusa da una grossa latra di pietra nella quale sono stati ritrovati dei frati seduti compostamente attorno ad una tomba la quale conservava il corpo di una ragazza. Il tutto così fermo dal '700, forse (?!). All'apertura della tomba sembra che il corpo della ragazza, conservato ancora in maniera sorprendente, si sia polverizzato di lì a qualche secondo lasciando stupore agli occhi di chi ha potuto scoprire tutto questo...