5 ottobre 2014

Ma la banda è passata?

Che comodità questi lettori mp3, ci consentono di mettere le cuffiette ed ascoltare la musica ogni volta che vogliamo: quando siamo stesi sul letto, quando viaggiamo sul treno e quando attraversiamo per strada. Possiamo scegliere tra migliaia di canzoni che hanno confezionato con i migliori strumenti di elaborazione del suono e ciò che ci arriva alle orecchie è un prodotto p-e-r-f-e-t-t-o. E ce lo godiamo da soli!
La banda è "passata", ma non per strada. E' cosa vecchia, da rinchiudere nei bauli del secolo scorso! Addirittura ho sentito storie incredibili di poveri giovani che, tornati dalla disco alle 3.00 del mattino, hanno avuto un risveglio infastidito dalla banda di mezzogiorno invitata dal comitato festa per rallegrare la festa del Santo Patrono! Siamo nel 2014: toglietevi i berretti e le giacchette e riponete quei tromboni, capito?!?


Basta così. Volevo fare un'introduzione sarcastica ma le righe che ho scritto mi hanno solo infastidito. La banda è un regalo di gioia, di arte e di colore, fatto al popolo, quindi ai nonni e ai bambini, ai giovani e pure ai cani e ai gatti! E' una missione di altruismo. Provo ad immaginare cosa potesse significare per coloro che la musica non potevano ascoltarla mai; al massimo se la canticchiavano mentre zappavano. Era grazie alle processioni e alle feste religiose che, nel nostro Molise, le persone potevano godersi la musica per i vicoletti più stretti del paese e dentro le piazzette. I bambini di allora sono gli anziani di oggi, gli stessi che ho incontrato ieri sera seduti in silenzio davanti alla cassa armonica della banda di Martinafranca. Era la festa di San Francesco e per l'occasione avevano montato questo palco tutto illuminato che si chiama, appunto, cassa armonica. Di queste strutture non ne montano più tante nelle feste molisane e quindi non mi sono lasciato sfuggire un'occasione fotografica e narrativa di questo tipo.


Quando ero più ragazzino non le notavo tante cose ma adesso, per fortuna, riesco a fare attenzione a qualche dettaglio che mi fa capire quanto sia ancora importante il concerto della banda.
Ieri sera sono arrivato in piazza sbraitando contro l'inciviltà del tizio che era parcheggiato proprio affianco alla cassa armonica. Poi Maria mi ha suggerito di guardare dentro quella macchina rossa e vecchia; dal finestrino tirato giù ho visto uno strano oggetto sul sedile, poi una mano anziana e poi, seguendo il braccio, lo sguardo commosso di un uomo di almeno 75 anni. Sono tornato con gli occhi sullo strano oggetto ed ho capito che si trattava di un registratore a musicassetta. Trovare da subito una scena così mi ha predisposto a cercare le emozioni negli occhi delle persone.



C'era Lucio un personaggio di 70 anni di Campobasso famoso per la sua semplicità e per la sua passione per il ballo. Mi ha detto:"Giovanò, mi avete visto? Ho ballato pure stasera. Ma mo mi devo sedere perchè mi fanno male i piedi e se non mi riposo domani non posso ballare al centro anziani che sta dove una volta c'erano le monache!" e poi mi ha detto:"...che poi i giovani mi prendono in giro perchè io ballo a tutte le feste e pure nella villa...e che è 'sta maleducazione!". Ha ragione Lucio, noi giovani siamo diventati così assenti che non sappiamo apprezzare chi si sa divertire con semplicità. "Meh, scusate se parlo troppo signorì, io mo me ne vado a casa!" e dopo aver salutato me e Maria se n'è andato.


Io chiacchieravo da una parte e i musicisti suonavano dall'altra. Li vedevo appassionati e grintosi mentre caricavano aria dai polmoni e ci riempivano i tubi dei loro ottoni; altri allargavano le braccia e quasi spaccavano i piatti dorati. E poi c'era il maestro che, neanche a dirlo, si muoveva con impeto e di tanto in tanto sistemava il proverbiale capello lungo. A godersi lo spettacolo c'erano diverse persone e tra queste si intravedeva un gruppo di giovani frati francescani, con la barba nera e lo sguardo pieno di entusiasmo e di curiosità verso una città nuova per loro.


Poco più in la c'era un altro anziano seduto su un muretto ricavato nella facciata della chiesa. Mi sono accorto di lui quando la banda ha iniziato a suonare "Va' pensiero" ed ho sentito la sua voce seguire la musica. Lui era lì, da solo, senza una moglie, senza un figlio, senza un nipote. Ma era con la banda e con il pubblico. E cantava, senza bisogno di cuffiette!


P.S.: con €10,00 ho comprato 3 CD con i migliori pezzi della banda!

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