24 settembre 2010

Un giorno in montagna

"Non avete mai trascorso un giorno in montagna nella capanna di un pastore in cima ad un ghiacciaio a più di duemila metri dal livello del mare? Vi assicuro che ne riportereste una di quelle vive e piacevoli impressioni che non si cancellano più, perché della dimora in una capanna alpina ove pure è inevitabile compagno il disagio si serba memoria più viva e più lunga della visita ad una Reggia. Io penso che il segreto non stia tutto nella novità o bizzarria della situazione, qualche cosa di morale ci s’immischia certamente; quella cordialità che non è affettazione, quella povertà che non è indigenza, quell’onestà non calcolata, quella virtù in fine di cui se non rotto è però senz’altro guasto lo stampo dentro le mura di una città. Sono cose che si ritrovano nella loro verginità primitiva in seno ai monti e sono feconde di purissimi diletti."
Rovistando tra i dati conservati nei cd dati degli anni passati ho trovato questo breve racconto che, per passatempo durante delle vacanze di Natale del 2001, un mio zio lasciò scritto sul computer a me e mio fratello. Leggere queste righe fa spaziare con la fantasia più di quanto possa fare una fotografia!

Nessun commento:

Posta un commento